Qualcuno di voi già mi conosce, qualun’altro avrà modo di farlo nelle prossime settimane di campagna elettorale. Il motivo per cui ho deciso di candidarmi alle prossime amministrative è senza dubbio mia figlia Virginia. E’ lei che mi ha dato la spinta per mettermi in gioco in prima persona, abbandonando la comoda posizione di osservatore che pensa a giudicare e poco ad agire. Quello che metto in campo è ciò che da sempre mi caratterizza: l’entusiasmo e la costanza, che quelli che mi conoscono chiamano forse più correttamente “tigna”. Lo faccio insieme ad una squadra straordinaria, composta da persone con cui condivido valori e visioni, libera da sovrastrutture ideologiche e pronta a mettersi in gioco per il bene del paese. Per il nostro bene comune.
Vi vorrei parlare della libertà, ed in particolare della libertà dagli interessi personali: perché la ritengo una precondizione morale per poter amministrare, infatti essere liberi dai propri “appetiti” è anche garanzia di affidabilità, questo rende l’amministratore libero di scegliere la soluzione migliore per tutti. Capita spesso di sentir dire che i politici non guardano le persone se non in prossimità delle elezioni, cioè ogni 5 anni, e in più di qualche occasione è vero, per questo ritengo che una condizione essenziale per poter amministrare sia la capacità di guardare le persone, il territorio, con le sue bellezze e le bruttezze, i punti di forza e di caduta: questa capacità rappresenta una garanzia di una conoscenza diretta della Comunità che si è chiamati a governare. Da questo consegue naturalmente la trasparenza, infatti l’amministratore deve essere disponibile ad essere guardato, verificato, deve essere quindi trasparente nel suo agire ed operare, nelle scelte amministrative, senza angoli bui. Quindi, qualora dovessi essere eletto da questa Comunità, la libertà da interessi personali, la capacità di guardare le persone ed il territorio e la trasparenza, saranno le fondamenta del mio modo di amministrare: per questo ho scelto di essere parte del gruppo che sostiene Giovanni Montani, poichè condividiamo questa visione e modalità di gestire per conto dei Cittadini la Cosa Pubblica. Giovanni, infatti, conosce il territorio palmo a palmo e conosce da vicino i volti e le storie dei singoli, è una persona che sa guardare, e che dialoga con ciascuno alla pari e non dall’alto in basso, è una persona umile e appassionata, da sempre! Con Giovanni la coerenza non va in pensione! Anzi, proprio in questa occasione, Giovanni vuole offrire alla comunità il suo tempo migliore, nel momento della spinta, quando il futuro della famiglia e dei figli è tutto da costruire: quindi maggiori motivazioni, maggiore voglia di cambiare e non di conservare quello che si è raggiunto. Perché Acquasparta non è un hobby, non è un passatempo, è passione, è vita, è futuro! Da parte mia vorrei, se me ne darete la possibilità, mettere a disposizione, della nuova amministrazione e del territorio, la mia creatività. Io sono un creativo e in questo modo affronto la vita con le tutte le sue sfide e opportunità. Per questo credo che il mio apporto potrà essere utile per l’elaborazione di idee strategiche per il territorio, funzionali per il suo sviluppo culturale e dinamiche per quello economico. Sono convintissimo del fatto che non possiamo più permetterci la solita ordinaria amministrazione di partito: per poter recuperare il grande ritardo accumulato abbiamo bisogno di idee, di idee nuove, che ci facciano uscire dalla posizione di regresso in cui siamo finiti. Uscire da questa depressione economica e sociale è l’impegno che ci chiedono tutti, per questo voglio offrire il mio contributo per rimettere al centro le idee migliori, perché solo così, ripeto, solo così, potremmo forse riuscire a vedere un tempo nuovo, nonostante la congiuntura negativa di questo periodo storico, con la competenza di tutti e la costanza che a me “non manca”. Solo così. Solo insieme.